Giovanni Flechia - Università di Torino 1872-73
Versione HTML di Stefania Spina © 1996


Tema nominale latino e italiano

 

Nomi in -ELLO

Trattando del suffisso ulo abbiamo visto che dava una forma complessa ello come libellus, agnellus ecc....

In italiano non ci si presenta più come una forma complessa ma come un suffisso semplice col quale si formano molti appellativi come: bargello, bidello, livello, mantello, modello (che potrebbe riflettere un modululus latino), pennello, pastello, tortello, tritello, capitello, grimaldello, ravanello, salterello e un'altra infinità di nomi in molti dei quali è scomparsa l'idea del diminutivo.

Fastello secondo il Diez sarebbe fascettello sincopato; ma non è perché la sincope non può fare scomparire il suffisso etto. Invece fastello viene dalla forma fasciatello o fascitello dove il t è solamente un elemento di derivazione come l, r, c e allora la sincope non produce alcun fenomeno irregolare.

Acertello è nome d'un uccello detto in toscano gheppio; e viene da accipiterulus latino = accipitello = acceptello = acertello colla perdita di un c.

Altri nomi sembrano cadere in questa categoria e non vi cadono come pipistrello che viene dal latino vespertilio, cioè dal nominatvo; invece il napoletano ha la forma procedente dall'accusativo cioè sportiglione che non si può da vespertilio distaccare sebbene presenti l'irregolarità del primo o sostituitosi ad un e.

Anche il barbastegio veneziano viene da vespertilio già che in quel dialetto da consilium si fa consegio, da familia si fa famegia e quindi è regolare barbastegio per vespertilio.

Fringuello riflette il latino fringillo con cambiamento di genere.

Abbiamo nomi personali come: colonnello, orfanello, pastorello, monello di origine oscura; alcuni ci vorrebbero vedere una forma aferetica di demonello; abbiamo però una altra forma che è della stessa derivazione ed è monatto e in alcuni dialetti monada; per buzzurro alcuni dialetti hanno mugn; monello vuol anche dir "mariuolo", anche monatto è un mestiere vile; siamo adunque tirati ad un primitivo di significato abbietto. Si può forse connettere con qualche antica parola italica, ma non è celtica come vorrebbero alcuni perché appartiene al toscano che non ha subito influenze celtiche. Troppo in lungo ci tirerebbe l'investigazione di questa etimologia e poi è meglio arrestarsi che fare delle ipotesi troppo ardite.

Si hanno anche nomi di piante derivati per mezzo di questo suffisso: garofanello, frassinella, acetosella, in piemontese riundela cioè ritondela e infatti il nome botanico è rotundifolia; in questo dialetto dove rotundus diviene riund è regolare la parola riundela derivata da riund per mezzo del suffisso ello. Moltissimi diminutivi vengono foggiati per mezzo di questo suffisso e quindi, rondinella, asinella, picarella ecc.... e molti vezzeggiativi; alcuni diminutivi hanno perduto l'idea del diminutivo come rondinella sinonimo di rondine.

Molti diminutivi di aggettivi ci si presentano pure: grandicello, sbarbatello e i sostantivi: venterello, coserella, taccherella.

La forma vera è erella e non arella. In piemontese si ha fiaparel che vuol dire "un po' floscio" da fiap.

Il sanese dirà cittarello ma se questa voce fosse nel toscano si avrebbe citterello; così mentre a Siena dicesi: S.ta Cattarina, a Firenze si dice: S.ta Catterina.

Nelle prose del Poliziano pubblicate recentemente ci sono i latinuzzi destinati al figlio di Lorenzo de' Medici; e nella traduzione si trova questa parola cittarello. Il primo dubbio che viene è che l'amanuense non fosse fiorentino a cagione della forma arello la quale sembra inesplicabile a prima vista. Ma poi si vede che è una lezione viziata; cittarello sta per expositicius che si trova nel latino; e il toscano per expositicius ossia "trovatello" ha la parola gittatello proprio specialmente del fiorentino, e così col criterio linguistico si scopre la sostituzione erronea di una parola all'altra.

Tra le forme che possiamo dire commiserative vanno riposti oltre trovatello e gittatello, poverello, meschinello, scioccherello e poi fra i diminutivi alterello.

Il napoletano ha la forma illo che corrisponde come peccerillo, e poi iello come poveriello.

I nomi propri sono pure numerosi in questa categoria: Biondelli, Minghelli, Baroncelli, Piccolelli ecc.... e i nomi propri come Colombella, Ginestrella, Castagnella, Montanella ed altri molti.


Indici per la consultazione:

|Lingue e dialetti| |Voci italiane| |Voci dialettali| |Voci latine| |Argomenti| |Autori| |Lessico tecnico|

Lezioni di linguistica

sspina.it


© 1996 Stefania Spina
Per informazioni e suggerimenti:
sspina@sspina.it